enick ha scritto:di recente però ho sperimentato un altra droga, che ti da un sacco di effetti positivi delle altre ma non nuoce alla salute credo, questa piu che una sostanza è uno stato d'animo che si presenta random nelle mie giornate credo si chiami euforia...
La serotonina (5-HT) è una triptamina, neurotrasmettitore monoaminico sintetizzato nei neuroni serotoninergici nel sistema nervoso centrale, nonché nelle cellule enterocromaffini nell'apparato gastrointestinale,
praticamente è la stessa sostanza che viene creata (stimolando qualcosa che non ricordo) dalle droghe "reali", poi viene usata dai neuroni che fanno provare le sensazioni tipiche delle droghe.
Xeryan ha scritto:allora mettiamola così: se vi drogate vuol dire che siete persone noiose
Io non mi drogo e son noioso lo stesso. Se la metti così è tutto un guadagno.
Io non mi drogo e non lo farò mai per 2 semplici motivi:
1) costa troppo, a meno che non diventi legale stiamo freschi che spendo soldi tutti la
2) Odio gli aghi o strumenti di iniezione vari
Per il resto penso anche io che finchè non si esagera è tutto di guagadanto. E' un po come mangiare sempre e solo cioccolata o accanirsi su una cosa sola. Magari alla lunga ti accorcia la vita di qualche giorno però se ne vale la pena...
C'era un film italiano tempo fa di cui non ricordo NULLA tranne una frase:
"papà basta fumare, per ogni sigaretta perdi 10 secondi di vita"
"perderò 10 secondi di vita, ma forse tu scopi"
(stavano andando a caccia)
Time to feel, time to believe
Dare to see what may come of our future
Lift your head, broaden your gaze
Speak your mind and your thoughts they will follow you
"l'ubriaco" di Guccini, forse la più bella fotografia su questo fenomeno... la canzone è una sineddoche, volendo citare il nostro prezioso Filo che ultimamente ci ha regalato una delle sue perle... infatti la canzone fotografa un banalissimo attimo nel tempo, ai più insignificante e non degno di nota, per raccontare il tutto, tutta una condizione di esistenza, un semplice gesto che la dice lunga... un ubriaco che, trovata l'illusoria forza nel vino, per un momento si alza in piedi, ci prova, non si sa bene a fare che cosa, forse a partecipare... ma barcolla, sempre a causa del vino, e non solo, e allora sconfitto si risiede, e richiede da bere... in quel momento un pubblico misterioso, venuto dal suo passato, nell'attimo esatto in cui chiede un altro bicchiere, lo applaude, lo incita a continuare, e allora lui, con un ultimo sforzo si rialza, sempre grazie al vino, sempre barcollando, e con un gesto teatrale e spavaldamente ironico, fa un bell'inchino a quel pubblico invisibile, e torna a bere, e a essere l'ubriaco:
Il dolore che i limiti delle cose c'impongono, cioè a dire il mal essere del desiderio non soddisfatto, il senso del non potere tutto, ci dà il sentimento e l'idea del tutto. Il limite diventa indizio. E la più larga via verso l'infinito è il dolore. [Niccolò Tommaseo]
