#RetroGMI Il robot sopito

#RetroGMI “ sembra una rubrica ma non so se la porterò effettivamente avanti, potrebbe essere la prima come l’ultima “bloggata” di questo tipo. Ha l’hashtag perchè fa figo.

“Salve a tutti, ho scoperto questa community di recente e volevo presentarvi il mio progettino attuale”

Il trentuno settembre duemilaundici esordiva così l’umilissimo Neatwolf, all’anagrafe Alessandro Salvati,  mostrandoci un gioco che fin da subito si preannunciava più corposo e epico di qualunque cosa si fosse vista fino ad allora nella community.

Si sciolgono gli occhi (e non solo per il calore!)

ADON Project si mostrava come un ricco e intricato Action-Platform in 2D, ma dire che l’attenzione che si era calamitato addosso fosse frutto del gameplay sarebbe equivalente a mentire: sicuramente era la spropositata cura grafica, un tripudio di luci, animazioni scheletrali e sprite 3D, ad aver distinto dalla massa il progetto. Diciamocelo: ADON Project, a ogni sguardo, ogni screenshot, ogni video ci strattonava dal mondo amatoriale che era GMI buttandoci addosso quintali di professionalità. Più ADON cresceva, più la community si sentiva quasi in dovere di supportare un progettone del genere: utenti, anni, post sono passati come acqua corrente sul progetto di Neatwolf: la community si è evoluta parallelamente al gioco. ADON: Project è diventato lo standard di massimo sfruttamento di Game Maker, il fiore all’occhiello del forum, il primo gioco da mostrare a qualcuno scettico sulle potenzialità del tool.

Nelle ventisei pagine di topic si sono alternati i complimenti degli accecati utenti, i puntalizzatissimi baron-post* sulla grafica, le gesta delle fatiche dello sviluppatore (costretto a giorni di lavoro, sudore, barba incolta, psicofarmaci), il tutto condito da richieste di demo, segnalazioni di siti e rinvii vari.

* “baron-post” sono detti quei messaggi che superano la decina di righe e che richiedono una assoluta concentrazione psico-fisica per la lettura (il nome deriva da BaronvsCorsar, primo Artefice di tali trattati da forum)

La vittoria della competizione 2012 parve consacrare e dare slancio a un progetto che ormai tutti aspettavano con la bava alla bocca, gelosi anche del privilegio della giuria che potette provare la corposa versione-quasi-finale.

Luci, laser e un ninja robot. Come si fa a rimanere indifferenti?

Già, ‘parve’.  Perchè ADON: Project non è mai stato finito, o se lo è noi non lo sappiamo.

E’ come se il robot si fosse fossilizzato, ibernato, rimasto immischiato nella “maledizione del vaporware” che tanto ha attangliato i giochi della community negli anni. Quello che sembrava un gioco che avrebbe, con la sua uscita, liberato dai peccati vaporware gli sviluppatori del forum, è rimasto a sua volta marmificato. Il suo improvviso blocco lo ha in un certo modo consacrato mitologicamente , rendendolo eterno, perfetto, come sopito in attesa di un risveglio. Un canone mai definitivamente terminato, forse per le manie di perfezionismo del creatore, forse chissà per quale ragione.

Non tutti possono ricordarsi della pietra miliare che è stato, di fatto, ADON Project (più della fermata invasione di bot o dell’inagurazione del sito). Se fate parte di coloro che non hanno potuto vivere la trepidazione dell’attesa di tale gioiello, cliccate QUI e spolpatevi i video.

A presto! (speriamo)

Io, intanto, continuo ad attendere che il robot si risvegli.

 

Pubblicato da Matteo Nebbiai

Faccio giochi, scrivo roba, gioco Nintendo. Ficcanasate nei miei progetti su Twitter @MatteoNebbiai

Una risposta a “#RetroGMI Il robot sopito”

  1. Mi ritengo fortunato ad essere uno dei pochi ad aver provato una demo! Bell’articolo 😀

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